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Bio2018-11-23T21:09:02+00:00

CURRICULUM

Nato a Fiumalbo nel 1961.
Diplomato presso l’Istituto d’Arte Adolfo Venturi di Modena nella sezione di Ceramica

Nel 1989\93 frequenta l’accademia di Belle Arti di Bologna nella sezione di scultura.
E’ direttore artistico della ditta Forme 2000,di cui è titolare, industria che produce ceramiche ornamentali per l’architettura.

In questo ambito ha realizzato importanti opere private e pubbliche fra le quali tutte le ceramiche ornamentali per il restauro ed il rifacimento della metropolitana di Parigi fra il2007 e il 2019 , il rifacimento delle ceramiche da rivestimento di Gio Ponti per Politecnico di Milano ed altri edifici dello stesso autore.

Nell’arco degli anni partecipa a mostre personali e collettive sia di ceramica che di scultura; suoi prototipi sono conservati nel museo delle ceramiche di Faenza, opere a tema, invece, si tovano nel museo della ceramica di Fiorano e nel museo della ceramica di Gualdo Tadino. Partecipa, su invito con alcuni tra i massimi artisti-ceramisti nazionali, alle edizioni 1997 1999 2003 2007 e 2009 della biennale di arte ceramica organizzate dal Museo della ceramica di Fiorano.

L’ARTE È PASSIONE

Negli anni si sono sviluppate idee e interessi… e amori… l’arte racchiude tutto questo, l’essere, l’anima e le sensazioni che rendono vivi, vita che è passione, passione che crea arte.

IMPRENDITORIA 78%
SCRITTURA 70%
SCULTURA E PITTURA 93%
ARCHEOLOGIA 90%
INTERIOR DESIGN 98%
PASSIONE MIELE 75%

Nel 2000

Fonda l’Associazione Culturale “FMM” costituita da un gruppo di artisti ceramisti, in quest’ambito diverse sono le mostre e gli allestimenti collettivi.
Fra le sculture e gli allestimenti permanenti nella città di Sassuolo e le opere pubbliche, di rilievo sono le sculture ceramiche per l’ospedale di Sassuolo e ultima importante realizzazione , commissionato dall’amministrazione, è un pannello in bassorilievo commemorativo sulla casa natale del cantautore Sassolese Pierangelo Bertoli, in ceramica maiolicata.

2002

Premio del concorso internazionale di ceramica per l’arredo urbano di Gualdo Tadino.
Premio alla IV biennale, sull’arredo urbano, al castello di Spezzano.

2007, 2015, 2017

A Fiumalbo Riceve il premio per la cultura “Fiumalbo città d’arte” per 3 edizioni 2007, 2015, 2017. diverse sono le opere permanenti per gli edifici sacri.

FIUMALBO

Misteri rosario per santuario di Monterasino decorata su piastre di monocottura.

Misteri rosario per santuario di Monterasino decorata su piastre di monocottura.

Santa Caterina sulla porta dell’omonima chiesa ora museo d’arte sacra.
Ceramica in affresco dipinta su refrattario.
Santi Faustino e Giovita per la chiesa di S. Antonio (olio su tela).
Dipinto di S.Bartolomeo per la chiesa di S. Antonio, ora in sala consiliare.
ricostruzione dai frammenti della “Porta dei Cavalieri” della chiesa vecchia, ora parrocchiale in grandezza reale.
Bassorilievo con Madonna delle rogatorie sul muro alle Baldinare.
Rifacimeto plastico delle formelle con Via Crucis rubate nella chiesa parrocchiale.
lunetta con Giuseppe d’Arimatea che raccoglie il sangue dal costato di Cristo sulla “porta dei peccatori” della chiesa parrocchiale.
Lunetta di San Francesco in via Scalavolta.

Statua in terracotta semirefrattaria policroma dell’Alpino. Parco degli alpini.

Dipinto in ceramica della Madonna di Pompei per la chiesa di Doccia

Pannello icnografico\architettonico in ceramica del territorio di Fiumalbo.

Coppia di angioletti in terracotta policroma, rifatti poichè rubati dalla chiesa di Doccia.

Organizza e partecipa al 50esimo anniversario di parole sui muri.

In seguito agli studi sulle architetture del Frignano pubblicate sull’omonima rivista, dove le peculiarità delle costruzioni in pietra dell’alto apennino modenese, vengono sviscerate a fondo, nasce il progetto per la ristrutturazione dei ruderi di un ex mulino, ora sua abitazione.

Nel corso degli anni realizza,inoltre, grandi sculture in ceramica per le scenografie delle manifestazioni ”Appennino In Scena”.

Nel 2012

L’ape regina e il suo sciame

Nel 2012 un’ape regina con il suo sciame entra dal buco fatto da un picchio nella sua finestra di Villa Angeli a Formigine, gli costruisce un’arnia, le custodisce e le porta in giro per l’Appennino in cerca delle migliori fioriture in cambio del loro miele e del loro insegnamento.