Una delle chiese più antiche della provincia di Modena, resti nel terreno rimandano all’Ottavo secolo d.C. Dedicata a S. Geminiano, santo che si sovrappose al culto del Janus Jana , il Giano bifronte che presiedeva le porte solstiziali, da cui il nome stesso di Magrignana ( Macri-Jana o Jana del fiume, essendo il paese sullo Scoltenna).

Allora un fiorente paese anello di congiunzione per gli scambi commerciali fra l’alta montagna e la collina. In decadenza poi con sconvolgimenti geologici del XIV sec. Quando una frana portò via il paese lasciando solo la Chiesa Vecchia che poi vide ricostruire il borgo nel versante opposto. La chiesa fu oggetto di sequestro da parte di Napoleone, passata di proprietà del comune e poi di privati; ormai dirupa e dimenticata, la ristrutturai ponendo una targa il 9 giugno del 2009 che come quella del duomo di Modena dedicato allo stesso santo fu fondata il 9 giugno del 1099.

“DUM GEMINI CANCER CURSUM CONSEDIT IN QUINTI IUNI SUP TEMPORE…ISTA DOMUS CLARI FONDATUR GEMINIANI”
Ristrutturata mantenendo inalterato l’impianto romanico seppur rimaneggiata nel 1500 e ancora nel 1726, sono ricavati i servizi nella piccola sacrestia e la cucina attrezzando il mobile della sacrestia, il soppalco che sosteneva l’organo, è lo spazio loft attrezzato come camera.

Pieve campestre immersa nei castagneti secolari che vedono il fumo degli ultimi metati per l’essiccamento dei loro frutti.